Andrea Mandolesi

Vista Red ai semafori

 

Come era lecito aspettarsi, a distanza di qualche mese dalla loro attivazione, i cosiddetti VISTA RED (le telecamere poste nelle intersezioni semaforiche), stanno mietendo “vittime”.

 

Altrettanto pacifica, almeno per lo scrivente, è la scia di polemiche che questi “strumenti comunali” si portano, inevitabilmente, dietro.

 

Nulla di strano. L’avevamo previsto.

 

Con specifico riferimento alla situazione di Rimini, il Vista Red più prolifico per le casse comunali sembra essere quello posto nell’intersezione stradale all’uscita dell’Autostrada di Rimini sud, Via della Repubblica-Via Carlo ALberto della Chiesa, per intenderci. Un vero massacro. Non fosse altro per il fatto che, molti di coloro che vi transitano, sono turisti provenienti da chissà dove e che, stante la scarsissima visibilità dei cartelli di avviso, non possono di certo conoscerne l’esistenza.

 

Tuttavia, ciò che non avevamo messo in conto, era la possibilità che questo strumento preventivo (sbandierato come un efficace mezzo per prevenire incidenti) venisse invece usato in modo poco chiaro.

 

Da più parti, infatti, stanno giungendo voci che, ove dovessero essere confermate, avrebbero dell’incredibile. Andrebbero ulteriormente a corroborare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la tesi di chi ha sempre sostenuto che questi apparecchi servirebbero solo ed esclusivamente per fare cassa a scapito, ovviamente, del cittadino.

 

Pare, secondo quanto ci è dato sapere, non avendone avuto diretta contezza, che stiano arrivando delle multe (per omesso rispetto del segnale semaforico) anche a coloro che si trovino a sorpassare, anche solo di qualche centimetro/metro, la linea di arresto posta sotto il semaforo. Succede spesso, soprattutto per chi circola con il motociclo, di porsi qualche centimetro davanti alle macchine e così sconfinando appena al di là della linea d’arresto.

 

Ecco, a quanto pare, ciò basta per vedersi recapitare la pesante sanzione che, come ricorderete, prevede anche la decurtazione dei punti dalla patente di guida.

 

Personalmente, non ho ancora toccato con mano una sanzione irrogata proprio per questo motivo ma mi auguro che, coloro che dovranno decidere le sorti dei sanzionati (i Giudici di Pace), usino un pochino di buon senso.

 

Di certo, non esiterei ad impugnare un provvedimento così abnorme che andrebbe ingiustamente a sanzionare chi, pur rispettando il segnale luminoso, si sarebbe reso “colpevole” di aver oltrepassato la linea di arresto, anche solo di qualche centimetro.

 

Per ora, per scongiurare il pericolo della sanzione e nell’attesa che qualcuno intervenga a fare chiarezza, non resta che arrestare la propria corsa ben prima della linea di arresto!!!