Andrea Mandolesi

Le multe degli ausiliari del traffico

 

 

Le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno stabilito, con la recentissima decisione n. 5621 del 2009, che le multe elevate dagli ausiliari del traffico per la sosta vietata (fuori dalle strisce blu) siano da considerarsi illegittime.

 

Questa la massima:

 

“Le funzioni dei dipendenti delle società di gestione dei parcheggi, di prevenzione e di accertamento delle violazioni in materia di sosta, conferite a norma della legge 15 maggio 1997 n. 127, articolo 17, comma 132, e dall’articolo 68 della legge 23 dicembre 1999 n. 488, sono limitate alle aree oggetto di concessione e agli spazi necessari alle manovre dei veicoli ivi parcheggiati, e pertanto le violazioni in materia di sosta che non riguardino le aree contrassegnate con le strisce blu e/o da segnaletica orizzontale e non comportanti pregiudizio alla funzionalità delle aree distinte non possono essere legittimamente rilevate da personale dipendente delle società concessionarie di aree adibite a parcheggio a pagamento, seppur commesse nell’area oggetto di concessione, ma solo limitatamente agli spazi distinti con strisce blu”.

 

In buona sostanza, la Corte di legittimità con la sua recente decisione, fissa in maniera definitiva quelli che sono i limiti dei poteri degli ausiliari del traffico.

 

Da una parte, infatti, autorizza e legittima il potere d’intervento degli ausiliari all’interno della propria area di gestione, e quindi, per esempio, all’interno delle cosiddette strisce blu.

 

Dall’altro canto, però, adotta un principio restrittivo laddove stabilisce che, tutte le violazioni in materia di sosta che non riguardino le suddette aree (strisce blu e/o indicate da segnalatica orizzontale), non potranno essere rilevate dai “vigilini”.

 

Ne consegue che, al di fuori di  tali  spazi, il potere degli ausiliari sarà circoscritto a quei veicoli che, trovandosi al di fuori degli spazi limitati,  intralcino le vetture che devono accedere o uscire dai parcheggi.